Il business dei compro oro: ecco perché aprire un negozio

da Mara Mencarelli  -  27 Giugno 2019, 09:46  -  #gioielli-bijoux-orologi

In un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo, può sembrare un vero azzardo l’apertura di un negozio. Tuttavia, un business che oggi può rivelarsi vincente è quello del negozio compro oro. Si tratta di piccoli locali dove vengono acquistati l’oro, l’argento e tutti altri oggetti preziosi. Il tutto a prezzi molto più che convenienti.

Addirittura pare che questa attività, molto in voga in tutta Italia, abbia avuto il beneplacito anche degli ambientalisti. Questi ultimi infatti considerano un ottimo strumento ricreativo il fatto che l’oro venga poi fuso e riciclato per la produzione di altri prodotti.

 

 

Un business di concorrenza

 

È diventato un business talmente allettante che negli ultimi anni si è assistito alla nascita di numerose catene di franchising che stabiliscono delle regole ferree e trasparenti per l’esercizio di questa attività.

Come ha fatto anche Mvsgioielli.it, per avviare un business di tanto rispetto c’è bisogno di rispettare la legge 7 del 2000 attuativa della direttiva 98/80/Ce. In mancanza del rispetto di queste regole, il negozio compro oro Roma può incorrere in sanzioni amministrative e penali.

 

La vendita dei gioielli

 

La particolarità di questi negozi è che la vendita dei gioielli avviene con esenzione da IVA. Purché ovviamente si tratti di società professionali iscritte nel registro della Banca d'Italia. Se tuttavia il negozio tende a rivendere i gioielli direttamente alle fonderie non sarà esente da iva (imposta sul valore aggiunto) pur potendo comunque avvalersi di un regime agevolato.

Onde evitare di sbagliare e di correre il rischio di essere perseguiti dalla legge, c’è bisogno che il negozio compro oro sia in possesso di un registro sempre compilato e aggiornato. Ivi il negoziante deve appuntare quotidianamente gli acquisti effettuati dai privati. Più precisamente è doveroso indicare le generalità del venditore, dove abita, il numero di un documento di riconoscimento in corso di validità. Devono altresì essere indicati i dati degli oggetti il loro peso e in particolare il prezzo. I gioielli vanno previamente conservati per un massimo 10 giorni. Trascorso questo tempo potranno essere poi rivenduti.

 

I buoni affari per il cliente

 

Da quando sono sorti questi negozi, i potenziali clienti hanno trovato un modo innovativo per liberarsi dei vecchi oggetti preziosi caduti in disuso. La qual cosa ha consentito loro di avere accesso a degli imperdibili affari, positivi non solo per i clienti ma anche per i titolari. Non a caso, infatti, quando il negoziante si ritrova ad acquistare particolari gioielli dall’aspetto peculiare e dalla delicata manifattura decide di non portarli in fonderia.

Viceversa infatti possono essere restaurati e puliti per poi rivenderli sempre come usato. Questa possibilità consente al titolare di avere un buon margine nell’operazione. In più anche un potenziale cliente che intende acquistare il pezzo unico, potrà portare a casa un gioiello dall’aspetto particolare, a prezzo conveniente rispetto ad un ipotetico acquisto ex novo.

 

Come aprire il compro oro

 

Per avviare un business di tanto spessore, non occorre un locale chissà quanto grande. Basterà anche un negozio di 20 mq purché si organizzi alla perfezione. Prima di dare il via a questa attività, bisogna presentare allo Sportello Unico Attività Produttive del comune di appartenenza, la comunicazione di inizio attività e aprire la Partita Iva avvalendosi di un commercialista.

Per investire non si richiedono somme ingenti, anche se si consiglia di montare vetri antisfondamento e ampi abbastanza che consentano di vedere chi sono i clienti dall’esterno per questioni di sicurezza. Di fondamentale importanza è anche l’uso di una bilancia di precisione, nonché un kit per controllare gli oggetti eventuali che si acquistano.